Altri tre punti per il Cesena

Altri tre punti per il Cesena

Il Cesena guidato da Roberto Rossi si regala altri tre punti preziosissimi in campionato contro l’Arezzo, dando seguito alle gioie di Coppa Italia e il bel gioco mostrato in campo sinora. Le ragazze del cavalluccio hanno praticamente dominato la gara, subendo due reti esclusivamente per gravi sbavature difensive, un vizio che può rischiare di divenire un malus se non corretto ad inizio stagione, quando alcune dinamiche e organizzazioni tattiche possono essere ancora limate. L’allenatore delle bianconere conferma praticamente tutto l’undici sceso dal primo minuto a Brescia, cercando di mescolare le carte in tavola rispetto alle scorse uscite in Serie B contro RES e Freedom. Il match si dimostra subito abbastanza ruvido, poiché le granata mettono sul piatto parecchia cattiveria agonistica per arginare l’enorme qualità delle romagnole, decisamente favorite sulla carta. Al 6’ e al 7’ arrivano alla conclusione Fadda e Catena, ambedue liberando il mancino sul secondo palo e facendo terminare la sfera fuori di poco, a destra della porta difesa da Di Nallo. Due minuti dopo, invece, ecco il vantaggio delle padrone di casa: in seguito ad un rimpallo in area di rigore, Bison serve al limite la classe 2006 Catena che calcia molto violentemente e trova l’1-0 di prima intenzione, con la palla che termina in rete dopo aver lambito la traversa a Di Nallo battuta. Grandissima rete per la centrocampista del Cesena e gara subito indirizzata sui binari giusti. Chi, al contrario, al 14’ si divora la marcatura personale è la diez Fadda: ottimo filtrante di Nano per la testa di Di Luzio, la quale fa da sponda per la fantasista che, nonostante si fosse liberata del suo uomo con una splendida giocata, conclude sopra il montante da pochi passi. Il copione si ripete successivamente a cinque giri di lancette. Questa volta fallisce l’occasione Di Luzio, rea di non aver sfruttato il cioccolatino servito all’altezza dell’area piccola dall’intraprendente Bison, sparando alle stelle la palla che avrebbe allungato le distanze. Si fanno vedere le aretine solo al minuto 27, grazie ad una girata meravigliosa della bomber Razzolini: quest’ultima è lesta nel recuperare il passaggio sanguinoso di Catena in fase di impostazione ed a calciare di prima intenzione, con la porta alle sue spalle a cavallo dei 25 metri. Bolide a giro che viene smanacciato in angolo da una reattiva Serafino, brava a rovinare la festa alle ospiti. Dopodiché, il corner viene battuto e respinto dalla difesa cesenate, permettendo la ripartenza alla rapida Zamboni che va da Bison, a sua volta per Cocino che disegna un cross per il colpo di testa di Di Luzio in area. Incornata debole e centrale, facile preda per Di Nallo. Il raddoppio è nell’aria e si concretizza con Bison al 36’: cross dalla destra di Milan, colpo di testa strozzato della punta bianconera che, col pallone rimastole tra i piedi, non può sbagliare alla seconda occasione, concludendo sotto alle gambe della portiera avversaria. 2-0 e seconda marcatura consecutiva per l’attaccante di Rossi. La tranquillità del doppio distacco viene annullata dalla solita Razzolini al 41’: calcio d’angolo battuto da Tamburini che trova sul primo palo la numero 97, la quale anticipa tutti e infila Serafino, mettendo a segno la prima chiara occasione da rete delle granata con un imperioso stacco di testa. Da sottolineare la colossale dormita difensiva della retroguardia in questo caso, troppo sulle gambe e in ritardo sulla diretta avversaria. A 120 secondi dal termine Zamboni avrebbe il pallone che riporterebbe il Cesena a +2 sull’Arezzo ma, totalmente sola dinanzi a Di Nallo, sceglie di incrociare sul palo lontano, calciandole addosso e fallendo una clamorosa opportunità, creatasi dal tracciante calibrato al millimetro da Catena. Il coraggio e l’asfissiante pressing del cavalluccio perdura fin oltre i tempi regolamentari, venendo premiato al 47’: lungo cross dalla destra di Cocino per Fadda che prolunga alle sue spalle per Zamboni che, da posizione defilata, conclude tra le braccia di Di Nallo che però non controlla e, malauguratamente, regala la palla del 3-1 a Milan, che a porta sguarnita non sbaglia. Premio più che meritato per la maratoneta con la 20 sulla schiena, sempre pronta a lottare per le sue compagne con la sua capacità di allungo e resilienza negli scontri tra pesi massimi. 


Filippo MilardiLa ripresa incomincia con ritmi decisamente più blandi e con varie interruzioni a causa della girandola di cambi pianificata da entrambi gli allenatori, volenterosi sin dall’incipit di cambiare qualcosa per invertire il canovaccio. Benedetti tenta di sbilanciare la sua formazione in avanti, trovando risposte positive dalle sue ragazze: al 18’, in seguito ad un cross pennellato da Lorieri, Tamburini manda di pochissimo a lato, incornando in maniera sporca il pallone da ottima posizione. Un minuto dopo sale in cattedra la subentrante Termentini, la quale incrocia il tiro dal limite dell’area grazie all’assistenza di Razzolini, spedendo vicino al palo la sfera e facendo tirare un sospiro di sollievo a Serafino. Al 22’ Cesena vicina al 4-1: la neo entrata Calegari disegna una traiettoria velenosa dai 15 metri alla destra di Di Nallo, la quale si salva di un nonnulla, guardando il pallone terminare sul fondo di un soffio. Sul cross antecedente la difesa granata stava per combinarla grossa, respingendo praticamente la palla verso la propria porta e salvandola solo con un disperato intervento in scivolata. A circa venti minuti dal fischio finale, ci ripensa la mattatrice Razzolini a dire la sua: imbeccata magistralmente da una imbucata centrale, la bomber si invola verso la porta difesa dalla 40 in maglia gialla, la quale è perfetta nell’opporsi in uscita bassa sulla prima conclusione, ma nulla può sul tap-in vincente della toscana. Risultato che torna in bilico: 3-2 a Martorano e atmosfera che si sta facendo elettrica. Al 32’, ecco la sorpresa che non ti aspetti: a rimettere le cose a posto e firmando il definitivo 4-2 è Ciabini, fenomenale nel trovare una conclusione col mancino che toglie le ragnatele all’incrocio dei pali dove Di Nallo, ovviamente non può nulla. Arco splendido delineato dal piede educato della minuta numero 11, vera eroina di giornata che, nel mentre, si gode gli applausi scroscianti dalla tribuna. L’ultimo e nitido sussulto della gara lo confeziona De Muri al 37’, rapidissima nell’involarsi sull’out destro e concludendo sul montante coperto dalla portiera aretina, chirurgica nel respingere col piede e sventando una seria minaccia. Match che si congela con un esito più che onesto per le padroni di casa, le quali, anche in questo frangente, fanno sognare e divertire i propri tifosi, sempre più desiderosi di rivederle in campo per dimostrare che, anche se si lascia spazio alle nuove leve, si può vincere e convincere. Umiltà, professionalità e duro lavoro. Ora testa al Trastevere, gara da non sbagliare.

Fillipo Minardi