Successo in trasferta sul Venezia
Nell’anticipo della sesta giornata di campionato, il Cesena è ospite del Venezia Women, formazione reduce dalla sconfitta di misura per 1-2 contro il Brescia, nella quale le arancioneroverdi si sono fatte rimontare in seguito alla rete della ventiquattrenne Furlanis. Per le padrone di casa solo quattro punti raccolti durante il cammino impervio in Serie B, esito quasi comprensibile vista la fresca promozione nella categoria cadetta. Di fronte a loro troveranno le ragazze di mister Rossi, decisamente galvanizzate grazie alle tre vittorie consecutive che hanno fatto alzare l’asticella al gruppo delle bianconere, desiderose di stupire anche e soprattutto contro compagini blasonate. A Mestre il match verrà surriscaldato dalle forti folate offensive delle romagnole, le quali dovranno combattere contro un vento frizzantino che si imbatterà sul nuovo e avanguardistico centro sportivo Ca’ Venezia. Dopo appena centottanta secondi, il Cesena buca le mani della portiera Pucova: distruzione dal basso per l’undici di Rizzoli, che va in seria difficoltà sul pressing asfissiante del Cavalluccio e regala la sfera a De Muri, la quale non deve fare altro che piazzarla alla sinistra dell’estrema difendente e portare in vantaggio le sue con un rigore in movimento. Al 6’, sforbiciata meravigliosa di DiLuzio su assist di Fadda da calcio d’angolo che si spegne sul fondo di nulla. Gesto tecnico splendido che meritava più fortuna. Un minuto più tardi arriva il raddoppio delle ospiti: sgroppata sulla destra di Catena che porta a spasso un’avversaria e crossa rasoterra per De Muri. Ottima parata di Pucova da pochi centimetri ma, sulla ribattuta, Di Luzio non può sbagliare a porta vuota. Partita che si instrada sui binari giusti per le volontà di Groff e compagne. Il Cesena vola sulle ali dell’entusiasmo, trascinata da una De Muri scatenata che si divora il colpo del ko al 14’, sparando altissimo il pallone del +3 da pochi passi, seguita da una ispirata Di Luzio, la quale lambisce il palo nell’azione successiva con un colpo di tacco pirotecnico, merito della resilienza e voglia di far male della numero 20 Milan, abile nel recuperare e crossare la palla nonostante fosse destinata in rimessa laterale. La tripla marcatura matura al 27’ grazie esclusivamente al talento cristallino della diez Fadda: quest’ultima sale in cattedra dopo essersi ritrovata il pallone tra i piedi, a sua volta respinto dalla barriera veneziana a difesa di una sua punizione ravvicinata. L’ex Inter salta quattro avversarie con delle vere e proprie magie e, continuando a danzare in mezzo alle maglie allargate e ubriacate del Venezia, punisce Pucova con una conclusione fulminea sul proprio palo. 3-0 e calcio spettacolo in quel di Mestre. Pubblico sempre più rumoreggiante e osteggiante nei confronti dell’allenatore delle leonesse, impassibile dinanzi alla pioggia di gol che sta subendo il proprio gruppo, inerme e disordinato soprattutto nell’azione che induce De Muri alla doppietta personale: filtrante millimetrico di Testa per la numero 21, la quale viene lasciata colpevolmente sola e in posizione regolare, totalmente libera di involarsi verso Pucova e rientrare nuovamente nel tabellino delle marcatrici grazie al suo mancino chirurgico. Quest’ultima si divorerà, in seguito a pochi giri di lancette, un gol già fatto dentro l’area piccola. A fare notevolmente peggio sarà Catena al 36’, la quale calcerà fuori il pallone con la porta interamente sguarnita, non premiandosi successivamente al dribbling che aveva ingannato la 34 coi guantoni. Bastano centoventi secondi ed ecco concretizzarsi l’unico pericolo offensivo plasmato dal Venezia in questa frazione: Serafino tentenna troppo con la sfera nonostante il pressing di Furlanis, permettendo alla 47 di andare a contrasto e costringere la classe 2002 a rifugiarsi in angolo, distendendosi in area piccola. Infine, a due minuti dal duplice fischio, Catena ottiene il proprio riscatto con una giocata da incorniciare: lancio della compagna di reparto Catelli, stop di tacco vellutato che le spalanca l’occasione giusta per buttarla dentro. È servito un trucco di magia alla 38 per siglare il 5-0, conducendo le squadre verso gli spogliatoi con un parziale a dir poco angosciante per le padrone di casa.
Nella ripresa non viene modificato più di tanto il valzer impartito dall’orchestra diretta da Rossi, la quale si fa minacciosa sin da subito con Fadda e l’instancabile De Muri, rispettivamente al 2’ e al 9’, le quali verranno accontentate dopo quattro giri di lancette: la subentrata Ciano approfitta dell’ennesima sbavatura di giornata delle veneziane, recuperando la sfera e servendola agli undici metri per un rigore in movimento trasformato dal talento con la 10 sulle spalle. Doppietta meritatissima anche per lei in questo match con una sola formazione in campo. Al 17’, grandissimo salvataggio di Serafino su Orlandi, a sua volta servita da Zuanti. L’attaccante raccoglie il suggerimento della capitana, salta secco Zappettini e scarica in porta tutta la frustrazione per la pessima prestazione delle sue, fermata dal riflesso pazzesco della numero 40 e dal palo, con la palla che si ferma sul fondo. Ottima e puntuale in questo caso la portiera romagnola, prodigiosa nell’arginare la seconda e ultima possibilità della partita per il Venezia Women. Giunti al 19’, le ragazze del Cavalluccio approfittano della frittata conclusiva delle avversarie quanto mai tramortite: Pucova sbaglia il passaggio nell’impostazione, destinandolo direttamente a Catelli, la quale va da Di Luzio che imbuca per il cucchiaio elegante di Calegari, freddissima sulla linea del dischetto del penalty. La rete che designa ufficialmente il risultato di 0-8 porta il nome di Catelli, la quale si coordina per colpire al volo un pallone vagante dai 20 metri, spedendolo alle spalle dell’incolpevole Pucova che, in questo caso, non poteva opporsi al bolide angolato della play cesenate. Raggiunto il clamoroso esito definitivo al 22’, gli ultimi scampoli di match non regalano pressoché nulla: da denotare i due grandi interventi della portiera lagunare sulle conclusioni di Di Luzio e Ciano, annullando un passivo ancora più marcato.
Una prestazione essenzialmente perfetta del Cesena, il quale regala un bel pomeriggio di calcio al pubblico mestrino, annichilendo un Venezia mai stato in campo quest’oggi. Altri tre punti fondamentali per mister Rossi, sicuramente soddisfatto del quarto trionfo consecutivo, oltremodo già focalizzato sul match cruciale contro il Brescia tra le mura amiche. Avanti così! Sempre forza Cesena!
Filippo Minardi
